parola fiume

 
 
 
 
parola fiume
la carezza del lago
che l’intrattiene
 
 
*
 
 
onde sommesse
seguono a ruota
radi pensieri
 
 
*
 
    
palpebre strette
trasparenze di luce
rosso scarlatte
 
 
 
*
 
 
volgi di lato
dove il blu è cobalto
tutt’a un tratto
 
 
 
*
 
 
collo di cigno
sullo specchio del lago
fruga nel buio
 
 
*
 
 
le mani fredde
– ha montato le vele –
mentre l’aspetto
 
 
 
*
 
 
tozzo di pane
spartito in ottave
col cigno bianco
 
 
 
 
 
 
 
 
Domenica pomeriggio al lago – il lago d’inverno.
E sette haiku in un giorno. È facile, seduti davanti al lago anche se fa un po’ freddo. Pochi pensieri davvero radi, anche se non molto rari o speciali né sublimi.
C’è anche  chi  ne compone uno al giorno, uno per ogni giorno dell’anno. Molto bravi.
Me non mi riesce di essere così metodica, ma sette in un giorno vorrebbe dire riposare poi per l’intera settimana – per quanto riguarda gli haiku, s’intende.
Il cigno che vedete qui sopra stava aspettando di dividere con me il pranzo. Quando sono arrivata sulla riva mi è venuto incontro e ha accettato di farsi fotografare in cambio di qualche pezzetto di pane – anche gli animali vivendo a fianco degli umani imparano a scambiare. Poi però quando non c’è stato più pane se ne è andato via in fretta, non aveva tempo da perdere, doveva perlustrare il lago per benino fino a sera, e di certo è riuscito a trovare quello che andava cercando. Grande la mia ammirazione per questo animale così impermeabile.
 
Ma eccone un altro, arrivato quatto quatto nel silenzio del dopocena …
 
 
 
non riflettono
i neuroni specchio
se non ti vedo
 
 
 
 
 
 
 

5 pensieri riguardo “parola fiume”

  1. davvero belle foto… e mi piace molto l’ haiku : ” …..spartito in ottave” … cmq anch io sono un po’ Cigno quando ogni tanto vengo a casa per cena.. e scappo in fretta … – ampy –

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    1. grazie Ampy!
      Anche a me piace lo “spartito in ottave”, ma mi piace anche l’ultimo, benchè sia un po’ scientifico …
      Ma il primo mi piace sopra tutto, e quando è arrivato ho pensato che tutti gli altri haiku non erano che un esercizio per arrivare a quello.
      Hai presente il fiume, che scorre scorre senza mai fermarsi, a volte turbolento, ma che quando arriva al lago si quieta, che viene trattenuto (o intra-tenuto) dalla calma del lago … così come la parola fiume, o la fiumana di parole.
      E’ bella la foto del cigno, non è vero? L’ho preso proprio in primo piano. E hai visto che belle zampotte palmari? E poi ha continuato a scivolare tranquillo sul lago.
      Ma certo anche questo bel cigno prima di essere cigno era un brutto anatroccolo, o almeno così sembrava …
      Cosa fai questa sera? se vieni a cena faccio i pizzoccheri.
      ciao tata ❤

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  2. non so dove si trovi Lierna. le foto che vedi sono davanto a Luino. la prima in alto è stata scattata il primo giorno dell’anno scorso, infatti si vedono le colline innevate sullo sfondo. in questi giorni ho una connessione lentissima e a salti, perciò ho avuto difficoltà a inserire nuove foto o modificarle. la foto del cigno è decisamente fuori misura, ma non potuto scegliere una dimensione diversa.
    ti ringazio per i complimenti per gli haiku, che io chiamo haiku perchè sono composti da 17 sillabe (5+7+5), ma non so se questo può bastare per chiamarli haiku – più che altro è un gioco che ogni tanto mi piace fare. nella pagina degli haiku (in alto vicino a home e info) ho raccolto tutti gli haiku che ho composto negli ultimi anni.
    grazie ancora, e presto.

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